ASSOCIAZIONE CULTURALE
LAQUP

LAboratorio Qualità Urbana e Partecipazione

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Newsletter nº 2
Questa volta vi parliamo di ZONE 30 e di una nostro progetto RISCOPRI RISORSE

LE ZONE 30
 
Non se ne sente più parlare (non che se ne sia parlato molto, una zona in Città è stata anche realizzata: poi niente più).

Nel quartiere di San Salvario avevamo preso cinque anni fa una iniziativa (LAQUP e DONNE PER LA DIFESA DELLA SOCIETÀ CIVILE) per informare i cittadini sulle CONSEGUENZE delle Zone 30: forte DIMINUZIONE DEL RISCHIO DI INCIDENTALITÀ, ma anche MENO RUMORE e MENO INQUINAMENTO atmosferico,  dovuto al minor passaggio di automobili, scoraggiate dal limite di velocità. Una Zona e non semplicemente una via in cui si è messo il limite di velocità dei 30km/h. Con tutte le caratteristiche fisiche che portano al rispetto “naturale” del limite della velocità.

Erano state raccolte più di 500 firme per rendere la parte del quartiere tra Cso Vittorio e Cso Dante, e tra via Nizza e Cso Massimo d’Azeglio una vera Zona 30, con le porte, magari i parcheggi disegnati in un altro modo così da realizzare una chicane: le strade dell’area si prestano facilmente  a far parte di una Zona 30, essendo a senso unico e quasi tutte senza diritto di precedenza, quindi abbastanza lente. Ma non se ne è fatto niente.

Praticamente in tutta l’Europa le Zone 30 si sono diffuse dal centro alla periferia, contribuendo all’immagine di una città più tranquilla e più gradevole.

Da noi praticamente niente: fedeli al principio che se hai l’automobile vai veloce. Se no, che senso ha usarla? Appunto.

Adesso è uscito un bando ministeriale che invita a realizzare interventi a favore della mobilità sostenibile, fra i quali le Zone 30


http://www.minambiente.it/notizie/programma-sperimentale-nazionale-di-mobilita-sostenibile-casa-scuola-e-casa-lavoro

Sarà la volta buona?
PROGETTO RISCOPRI RISORSE
 
Sei Comuni, venti scuole, sessanta classi dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado hanno mappato gli spazi pubblici di Avigliana, Bruino, Carmagnola, Chieri, Rivalta di Torino, Luserna San Giovanni, immaginato nuovi usi temporanei di quegli stessi spazi ma anche interventi permanenti di microrigenerazione
 
L'idea del progetto parte dalla convinzione che per contribuire a offrire nel breve periodo una più alta qualità urbana (fisica e relazionale) a chi vive, lavora, frequenta un territorio, accanto ai processi di medio o lungo periodo relativi alle grandi aree, è importante attivare percorsi di breve periodo che inneschino reazioni positive capaci di ridare valore e qualità a spazi e relazioni del quotidiano, a partire dalle strade e dal verde di prossimità, nell’ottica della cosiddetta “AGOPUNTURA URBANA”.

Il 16 dicembre dalle 15.00 alle 18.00 si terrà a Torino un Workshop di riflessione sul progetto. Aprirà il workshop Medy Sejai (Responsabile del Servizio Spazio pubblico – Direzione dello Spazio pubblico e dell’ambiente, Comune di Montreuil – FR) per condividere con la Rete di Riscopri Risorse l’esperienza partecipata dei PEPA, piccoli spazi pubblici con una diversa prospettiva.

http://www.riscopririsorse.it/news/riflettere-e-condividere

https://www.facebook.com/riscopririsorse/



Avete un piccolo spazio pubblico che vi sta a cuore e vorreste migliorare?
Scriveteci dove si trova e che cosa vorreste fare, voi per primi.
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